In un coro di applausi …. Fabio Pecci – da Famija Arciunesa
da Famija Arciunesa, di Maria Grazia Tosi
Dalle corde di una chitarra che ha cominciato a suonare a 8 anni a quelle di un violoncello: proprio questo lo strumento musicale che ha permesso a Fabio Pecci, studiando al Conservatorio, di perfezionare un’arte che l’ha visto protagonista di oltre 600 concerti in Europa, suonando con ensemble cameristici e rinomate orchestre sinfoniche e da camera. Ha inciso per Tactus, Bongiovanni, Malleus, Videoradio records e vinto diversi premi in concorsi nazionali ed internazionali. Un percorso ricco e variegato che si è affiancato ad un altro altrettanto importante, sviluppato ‘ad ampio spartito’, dove il canto corale ne è diventato primo protagonista. Da 18 anni lo vede al lavoro con bambini e ragazzi, sostenuto da una straordinaria energia catalizzatrice, dedizione e passione. Solo a Riccione prepara e dirige i due cori dell’associazione Le allegre note, che contano ben 156 allievi: 42 sono i giovani che formano le Note in crescendo, mentre i restanti, più piccoli, formano quello delle voci bianche. Un consistente esercito di coristi con più di 500 concerti all’attivo in Italia e trasferte in Germania, Francia, Polonia, Svizzera e Repubblica Ceca. Ci sono poi i 60 ragazzi del coro di Morciano, i trenta del coro di Rimini, senza dimenticare i 20 dell’Accademia vocale riccionese Very Young Vocal Academy che si occupa della formazione dei solisti. Pecci organizza corsi e master-class nazionali ed internazionali, è direttore artistico del concorso corale Città di Riccione e spesso membro di Giuria in vari concorsi internazionali; collabora con riviste sulle quali pubblica regolarmente articoli su musica e Musicoterapia.
I progetti per le scuole e la Musicoterapia: da quando ha iniziato e come si sono sviluppati?
“Praticamente dall’anno scolastico 1993 ho incominciato a seguire alcune classi della primaria; ora porto avanti una marea di progetti musicali in tutte le classi delle scuole di Riccione, qualcuna anche di Morciano, San Giovanni e Rimini. Progetti di educazione musicale, attraverso attività pratiche sia di canto che di musica strumentale, con flauti, percussioni, xilofoni. La musicoterapia, invece, è una modalità di approccio alla persona che utilizza la musica o il suono come strumento di comunicazione non verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico; modalità che ho applicato, dopo aver frequentato scuole di specializzazione, a bambini con problemi di linguaggio, di udito, lesioni cerebrali, autismo. Ora seguo ancora inserimenti nel gruppo classe, anche se preso tanto dai cori mi resta poco tempo”.
L’attività corale quando è diventata così prepotentemente importante per lei?
“Sono arrivato al coro per caso. Erano già 4-5 anni che seguivo i laboratori musicali nelle scuole, e un anno mi sono capitati in una di queste tantissimi bambini particolarmente intonati. Ho parlato con la direttrice didattica Pelliccioni e lei mi ha detto: “Proviamo!”. Ora seguo 6 cori nella provincia di Rimini. Questo per forza di cose ha limitato la mia attività di musicista. E non è solo il dirigere cori che mi toglie tempo, ma anche l’essere entrato nella Commissione Artistica dell’Associazione Regionale Cori nel distaccamento dell’Emilia Romagna, e collaborare, per le voci bianche, per la Federazione Nazionale”.
Ma come è riuscito ad esprimersi come musicista e fare tutto il resto?
“Ho dovuto rallentare un po’ la mia attività di musicista, e qualche rimorso l’ho provato per essermi lasciato dietro opportunità molto interessanti; ma il livello artistico dei cori è cresciuto così tanto, soprattutto quello delle Note in crescendo, da spingermi a portarli ad un livello ancora superiore. Un coro sempre impegnatissimo ed apprezzato; otre ad essere invitato in tante occasioni di valore sia in Italia che all’Estero, ha cantato con Abbado, i Carmina Burana in decine di repliche in tutta Italia anche con i solisti di Santa Cecilia, è stato invitato ad Expo a rappresentare l’Emilia Romagna, in programmi televisivi RAI e in un’infinità di occasioni culturalmente ed artisticamente prestigiose. Ci sono compositori molto importanti che stanno scrivendo brani per lui”.
Crede che Riccione ami la musica e la supporti?
“Devo dire che nonostante abbiamo attraversato più Giunte, noi siamo sempre stati supportati; anche perché è evidente che la nostra laboriosa attività corale porti il nome di Riccione ovunque. Entrando poi in circuiti internazionale abbiamo convogliato proprio qui cori storici ed alcune delle maggiori formazioni mondiali. Più in generale penso che rassegne musicali, concorsi nazionali e internazionali siano tutte iniziative assolutamente necessarie. Il concorso che ormai da quattro anni anima Riccione nel mese di maggio riunisce tutti i cori di voci bianche: in questi anni sono stati portati a Riccione 54 cori, creando un notevole indotto alla città. Per quanto riguarda poi i genitori dei tanti coristi devo dire che sono fantastici: seguono il lavoro dei ragazzi investendoci tempo, energia e denaro… e sviluppando loro stessi competenze in merito. Quando i cori si esibiscono qui in zona il pubblico non manca mai, naturalmente: con 156 ragazzi che cantano bastano genitori e nonni per riempire i teatri!”.
Recentissimi e prossimi successi?
“Lo scorso settembre abbiamo organizzato per la settima volta il Vincincoro International 2017 presso la chiesa del centro Mater Admirabilis, curiosamente l’unico e perfetto ‘teatro’ per il canto corale perché vanta una potenzialità acustica che non si ritrova in nessun altro spazio riccionese. Nostri ospiti tre cori da Lettonia, Svezia e Spagna: un’occasione d’incontro ad alto livello con la certezza che il canto sia anche un fondamentale momento di scambio, di crescita reciproca e di pace. A tale proposito, nel 2018 i nostri ragazzi delle Note In Crescendo saranno attesi in Croazia e in Svezia e nel 2019 in Lettonia e Lituania. Anche i piccoli delle Allegre Note che hanno avuto un autunno 2017 incredibilmente attivo con 10 spettacoli in 10 settimane, saranno protagonisti come coro laboratorio delle Masterclass internazionali A.E.R.CO. Personalmente avrò l’onore di far parte delle commissioni di 4 prestigiosi concorsi in Italia (tra cui il famoso Rimini International Choral Competition), Istria Cantat a Pola e al Siauliai Cantat in Lituania. Credo di potermi definire molto fortunato perché lavoro in due settori meravigliosi: i ragazzi e la musica!”.